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Il falco si «rifugia» al canile

05 febbraio 2002


Title: Il falco si «rifugia» al canile
05 Feb 2002 03:08
 


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Il falco si «rifugia» al canile


CINISELLO BALSAMO Dopo un pitone e un leone in carne ed ossa, è arrivato il turno del falco pellegrino. Si allunga la lista di animali "esotici", abituati a degli scenari decisamente più selvaggi e incontaminati di Cinisello, ma che sono stati rinvenuti o catturati sul territorio comunale.
Lo splendido esemplare di rapace è stato trovato domenica mattina in via De Ponti da un passante che ha immediatamente avvisato la polizia municipale. Il volatile, che secondo gli esperti ha almeno tre anni, è stato ritrovato con le ali "mozzate" e la coda tagliata in obliquo: due indizi che testimoniano come il falco fosse in fase di addestramento; la coda obliqua serve, infatti, a costringere l'animale a volare in circolo. Si tratta di un particolare assetto di volo necessario per chi "usa" questi splendidi animali come "compagni di caccia": un'ulteriore testimonianza, dunque, di come a Cinisello o nei dintorni esistano diversi praticanti di questo hobby.
"Fortunatamente l'animale è riuscito a fuggire e ora si trova al sicuro nel canile comunale: rimarrà a riposo fin che non sarà guarito", spiega Gianfranco Marra, responsabile del servizio d'accalappiamento dei cani del comando di polizia municipale, che si occupa anche di tutti gli animali ritrovati sul territorio comunale.
Una volta giunto al comando, l'uccello si è subito guadagnato la simpatia degli agenti presenti, al punto che si è subito pensato di organizzare un evento per il giorno della sua guarigione, tra circa un mese, secondo il veterinario che lo sta curando. Quando le ali del falco saranno completamente ricresciute, infatti, l'animale verrà liberato tra i grandi prati del parco Nord, in modo da tornare a solcare delle rotte per lui più normali, verso i boschi di Alpi o Appennini.
Lo "strano" ritrovamento di domenica mattina ha dei curiosi precedenti. Tre anni fa per esempio, venne ritrovato un "pitone" di due metri in via D'annunzio: un serpente non velenoso, ma "costrittore", probabilmente scappato a qualche allevatore di animali per il circo.
Il caso forse più eclatante fu 20 anni fa, quando venne ritrovato un esemplare di "leone" in via per Bresso, cresciuto in un cortile abbandonato fra altri cani randagi. Per fortuna il "re della foresta" era ancora giovane, e fu possibile catturarlo in tutta tranquillità e donarlo ad uno zoo.

di Luca Pesante


 

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