CINISELLO BALSAMO Il cemento che divide: l'ultimo arrivato tra i parchi cittadini del nord Milano, il 'Grugnotorto', non si gode un battesimo sereno, viste le numerose polemiche circa il suo futuro, fioccate fuori e dentro il Consiglio comunale. Il fronte che in queste settimane divide l'amministrazione dalle principali associazioni ambientaliste cittadine, Legambiente e gli Amici del Grugnotorto, è costituito dalla decisione di destinare ben 50 mila metri quadri ad aree commerciali, servizi ed attrezzature sportive, che andranno quindi a sottrarsi al verde del nascente parco. Una destinazione dietro cui però prende forma l'ipotesi avanzata dall'amministrazione di realizzare un cinema multisala, sulla scia di quelli costruiti negli ultimi anni a Melzo e Pioltello, e che sta per trovare posto anche a Paderno, nel quartiere del Villaggio Ambrosiano. «Sembra che Cinisello, in fatto di centri commerciali e densità edilizia, non voglia essere seconda a nessuno: un primato non certo onorevole per una città che si vanta di essere a misura di bambino. L'area edificabile, infatti, è pari alla costruzione di 25 palazzi da 10 piani ciascuno: si tratta di una soluzione spiazzante per tutti quei cittadini che ogni domenica si ritrovano al parco a piantare gli alberi per fare crescere le oasi boschive», denuncia Ivan Fumagalli, presidente di Legambiente Cinisello, in seguito all'approvazione della variante parziale al Piano regolatore. Legambiente, insieme agli Amici del Grugnotorto, aveva chiesto la cancellazione totale dei 5 mila metri quadrati di commerciale, e la forte riduzione dei 45 mila destinati ai servizi. «Cerchiamo di rispondere alla forte domanda di un parco metropolitano, dotato di servizi e strutture ricreative, così come vogliono anche i molti utenti del parco Nord», è stata la reazione del sindaco Daniela Gasparini. Luca Pesante
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