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Osservatori mandati dalle aziende già al lavoro a Cinisello Balsamo e Cernusco sul Naviglio
Al liceo classico e scientifico arrivano i cacciatori di talenti
MILANO - Un tempo erano conosciuti come «cacciatori di teste» e battevano soltanto le università per scoprire gli studenti con alto potenziale dintelligenza. Ora si chiamano «cacciatori di talenti» e sono sbarcati anche negli istituti superiori. Non sono strizzacervelli, ma semplici rappresentanti di società che operano esclusivamente alla ricerca di giovani di talento da avviare al lavoro nella fascia professionale impiegatizia. E stato il liceo scientifico Casiraghi del Parco Nord di Cinisello Balsamo, ai confini della città, a stipulare un accordo con lIri, Information Resources Italia, che lavora per conto di aziende nel campo dei beni di largo consumo. Con questo accordo, gli studenti del quinto anno, una volta diplomati, potranno frequentare stage aziendali per un periodo di tempo che varia dai tre ai sei mesi. Sono stage professionali retribuiti dalle aziende, con elevate possibilità di occupazione. E se si frequenta luniversità, le stesse aziende hanno previsto la possibilità di occupare questi giovani con rapporti di lavoro part time o a tempo pieno. «Nessuno è in grado di stabilire quanti di questi studenti si avvieranno effettivamente al lavoro. Gli studenti del liceo scelgono questo corso di studi già orientati a proseguire gli studi nelle università. Staremo a vedere fra sei mesi quali saranno i risultati». E quanto sostiene Giuditta Pieti, preside del liceo Casiraghi. Qualche richiesta di studenti dello scientifico, da avviare nel settore bancario, è giunta al liceo Volta di Milano. Linteresse delle imprese verso i licei scientifici è una novità. Sinora si erano spinte prevalentemente sino agli istituti tecnici e professionali. Ma la novità più importante arriva con lo sbarco delle imprese nei licei classici. E accaduto a Cernusco sul Naviglio, nel classico sperimentale. Le aziende si sono rivolte direttamente alla scuola per avviare ai tirocini professionali gli studenti del quinto anno. «Sono studenti che imparano presto e bene, si relazionano correttamente col gruppo e si adattano positivamente alle esigenze professionali. Sono un interessante modello di intelligenza flessibile». Con queste motivazioni, racconta Vincenzina Guzzi, preside del liceo classico, le imprese hanno voluto realizzare una prima e sperimentale apertura di credito verso i liceali. Così si è acceso un nuovo terreno di sfida fra le scuole dellautonomia. Per i risultati dovremo aspettare ancora un po.
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Franz Foti
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