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CRONACA_MILANO |
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Metrotranvie in ritardo di un anno
Il cantiere chiuderà solo alla fine del 2002. Al rallentatore anche gli altri lavori stradali
Cantieri al rallentatore, milanesi costretti - ancora - a mesi di passione. Chi sperava oggi (termine ultimo dato dallamministrazione per la fine dei lavori) di veder sparire cavalletti e deviazioni, di trovare dincanto gli scavi coperti e i binari nuovi di zecca resterà deluso. Ieri la commissione consiliare Traffico si è riunita per fare il punto sui cantieri aperti e dalle relazioni dei tecnici è emerso chiaramente che quasi tutti i lavori (minori) termineranno in effetti oggi, ma proseguiranno gli interventi più significativi. Non solo. Enrico Arini, responsabile dellarea costruzioni di Mm, ha ammesso che i cantieri delle metrotranvie nord e sud procedono a rilento e che i lavori continueranno - almeno - fino alla fine del 2002, accumulando così un ritardo di circa un anno sulle previsioni, con inevitabili ripercussioni sul traffico. Per la Metropolitana milanese, responsabile soltanto di una parte dei cantieri (da Porta Lodovica a piazzale Abbiategrasso per la tratta a sud, da piazzale Maciachini a Bresso per quella a nord) «la colpa è dellimpresa appaltatrice», la Mambrini di Roma. «Abbiamo avuto problemi con le ditte - precisa Arini intervenendo a Palazzo Marino - così i lavori, se si tiene un ritmo migliore dellattuale, continueranno per tutto il 2002. A meno che si debba procedere con altre scelte...». Insomma la situazione è sotto esame. Lassessore Giorgio Goggi aggiunge tuttavia che quello dei ritardi non è un problema dellamministrazione milanese. «E strutturale, riguarda tutti i cantieri delle opere pubbliche dalla Merloni in poi - sostiene -. La legge infatti ha imposto il massimo ribasso e a molte imprese conviene prendere gli appalti e prolungare i lavori, pur pagando le penali». Ma Goggi spiega che «sul piano giuridico è difficilissimo rescindere i contratti e sul piano economico spesso non è vantaggioso». Le spiegazioni però non convincono i consiglieri. Per Francesco Triscari, di Forza Italia, forse lamministrazione «in qualche caso potrebbe tenere un atteggiamento più rigido». «Siamo in ritardo su tutto - incalza Stefano Di Martino, di An -. Abbiamo lungaggini burocratiche che ci ostacolano, ma adesso cercheremo di rimontare». Nel frattempo si apprende che mentre «il grosso delle attività» gestite dallAtm nei cantieri sparsi per la città termina oggi (compreso il cantiere di via Farini), restano aperte due opere che certamente creeranno intralci alla circolazione. In corso Italia si lavorerà fino a fine novembre. «Ma si sapeva dallinizio», premette Roberto Degani, dellAzienda trasporti. Laltro intervento consistente è quello di via Larga-piazza Fontana, dove verrà creato un nuovo capolinea e nascerà unisola pedonale. «Qualcuno ci voleva far credere che entro domani ( oggi per chi legge ) sarebbe stato chiuso tutto, invece non è così», commenta il capogruppo di Rifondazione Giovanni Occhi, mentre il verde Maurizio Baruffi invoca «più informazione ai cittadini».
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Rossella Verga
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Cronaca di Milano
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