«Questo è stato il primo aeroporto milanese, la storia non può andare a Malpensa»
Baron Ferdinando
Comune, Parco Nord e AeroClub propongono alla Regione un futuro per il «campo Breda» Bresso chiede il museo dell' aria «Questo è stato il primo aeroporto milanese, la storia non può andare a Malpensa» BRESSO - «Qui ci sono state la Breda Aeronautica
e il primo aeroporto di Milano: abbiamo le carte in regola per avere il museo dell' aviazione». È un «no» secco all' esposizione di aerei e cimeli storici a Malpensa, quello pronunciato dal sindaco di Bresso, dall' Aeroclub e dal Parco Nord: tutti co
ncordi nel giudicare come scelta migliore per far rivivere le gesta
dei pionieri del volo la città alle porte di Milano e non la lontana
brughiera nel Varesotto. Il museo dovrebbe sorgere negli hangar
costruiti negli anni Trenta: saranno liberi
appena l' aeroporto verrà trasferito vicino al Parco Nord, al confine con Sesto. Ci sarà spazio anche per la scuola di protezione civile, che la Lombardia ha di recente affidato allo stesso Parco. «L' assessore regionale Carlo Lio ci ha affidato un compit
o di prestigio: creare la prima scuola di protezione civile lombarda - spiega Angelo Di Pasquale, presidente del Parco Nord. - Accanto ad essa sarebbe giusto, come chiedono i sindaci del Consorzio del Parco, realizzare il museo dell' aria». Un' idea
ripetuta anche nella conferenza dei servizi sul nuovo assetto dell' aeroporto, svoltasi in ottobre. Il progetto prevede la cessione all' Enac, l' ente per l' aviazione civile, della porzione di area aeroportuale oggi di proprietà del ministero della
Difesa e del ministero delle Finanze dove ha sede il reggimento
Aldebaran, per trasferirvi le infrastrutture e gli hangar
attualmente situati lungo la via Matteotti. L' Enac darebbe poi in
concessione la zona liberatasi per la scuola di protezione
civile (che la Regione ha riconosciuto ufficialmente a dicembre
firmando l' accordo con il Parco Nord) e per il museo dell'
aria. «L' idea di fare un museo dell' aviazione è nata qui, in
aeroclub - spiega il presidente Roberto Manzaroli - per diversi
motivi. Prima di tutto, il Museo della Scienza e della Tecnica ha numerosi aerei e cimeli che stanno prendendo polvere nei sotterranei o nei cortili, per mancanza di spazi; qui, invece, troverebbero posto negli hangar. Inoltre, l' ipotesi del museo a
Malpensa non mi trova molto d' accordo perché è lontano da
Milano». «La Regione non ci deve ostacolare - aggiunge Giuseppe
Manni, sindaco ds di Bresso. - Credo che la città meriti un spazio
prestigioso come il Museo dell' aeronautica. Anche se ci
sono naturalmente delle priorità, prima fra tutte trasferire gli
uffici dell' aeroporto». Secondo l' Enac, il trasloco delle
strutture aeroportuali avrebbe un costo vicino ai dieci miliardi, da
ripartire tra i vari enti: Comuni di Bresso, Cinisello,
Milano, Provincia di Milano, Regione, Parco Nord, ministeri della Difesa, delle Finanze e dei Trasporti. Ferdinando Baron SCUOLA DI VOLO IL DECOLLO Nel 1911 nasce il campo Breda, tra Bresso e la ferrovia di Sesto. E' utilizzato durante la Grande Guerra.
Nel 1926 apre l' AeroClub che «laurea» 50 piloti all' anno. Negli
anni dal 1930 al ' 43 c' è il momento della maggiore espansione:
vengono costruiti nuovi hangar e la torre di controllo, mentre dalla
vicina Breda escono in continuazione nuovi
modelli di velivoli, tra cui i trimotori della Lai, Linee Aeree
Italiane, oggi Alitalia. IL DECLINO Fra il ' 47 e il ' 50 esce il
Breda Zappata, prestigioso quadrimotore passeggeri: ma gli Alleati,
per timore della concorrenza, impongono lo stop della
produzione. In seguito, anche la Breda chiude. Riprende l' attività dell' AeroClub. OGGI La scuola dell' AeroClub è molto apprezzata e «sforna» una media di 50-70 piloti con brevetto ogni anno.
Arretrati
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