SOLARO Spostarsi da una parte all'altra di ben 16 comuni dell'hinterland milanese senza curarsi della targa pari e della targa dispari e contemporaneamente fare un «pieno» di ossigeno per disintossicarsi dalle micidiali polveri sottili? Sarà presto possibile grazie ai nuovi tratti di pista ciclabile del Parco delle Groane. Altri 20 km. che andranno ad aggiungersi agli altrettanti già esistenti, per fare del grande polmone verde che si estende per 4000 ettari a nord di Milano uno dei meglio attrezzati con percorsi ciclopedonali. In ballo c'è un investimento di ben 2.194.876 euro (4 miliardi e 246 milioni di lire), per buona parte finanziato dalla Provincia di Milano, e dalla città di Milano, che con la messa a punto della convenzione, avvenuta nei giorni scorsi, ha dato «carta bianca» al Parco per occuparsi direttamente di tutti gli aspetti, dalla progettazione esecutiva, all'acquisizione delle aree, agli appalti. Si tratta di andare a completare una serie di tratti esistenti, soprattutto nella parte nord del Parco, dove negli ultimi anni, attraverso anche una serie di accordi tra consorzio e comuni, già diversi chilometri di pista ciclabile sono stati completati e messi a disposizione dei cittadini. Ai tracciati naturalistici che attraversano le oasi boschive e che sono meta di numerosi amanti della bicicletta e della natura, soprattutto nei fine settimana, si aggiungeranno anche tratti di percorso extraurbano che consentiranno il collegamento tra frazioni dello stesso comune o tra un comune e l'altro, fino a raggiungere l'obiettivo di collegare tra loro tutti i 16 comuni del consorzio con un percorso continuo, in mezzo ai boschi, da Lentate fino a Milano. «Con il perfezionamento della convenzione tra Parco e Provincia, si è fatto un nuovo importante passo per velocizzare gli interventi, per alcuni dei quali siamo ormai pronti a partire con gli appalti», ha sottolineato il direttore del Parco Groane Fabio Lopez. A questo punto infatti, il consorzio di gestione dell'area protetta possiede tutti gli strumenti per potersi muovere autonomamente e in questo modo i tempi per passare dalla carta alla realtà dovrebbero ridursi sensibilmente, anche perchè, come assicura lo stesso Lopez, alcuni dei progetti sono già pronti da tempo e attendevano solo di essere finanziati. «Forse pensare di andare a lavorare a Milano in bicicletta è un po' troppo, ma di certo, per gli spostamenti interni tra i comuni dell'hinterland, le piste ciclabili del parco saranno una valida alternativa», commenta il presidente dell'ente, William Ricchi.
di Gabriele Bassani
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