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LA SORPRESA / Il marciatore iridato della 50 km a 27 mesi dalla gara
Brugnetti, loro due anni dopo
Tolto per doping al russo Skurygin il primo posto ai mondiali del 99
Una decisione tardiva e clamorosa regala allItalia un oro mondiale in più. Ivano Brugnetti, perito di arti grafiche, 25 anni, milanese nato a Niguarda e residente a Bresso, è da ieri sera il nuovo campione del mondo dei 50 chilometri di marcia a Siviglia, 25 agosto 99. Una medaglia arrivata due anni, tre mesi e due giorni dopo la conclusione della gara iridata. A Siviglia, Brugnetti si era piazzato al secondo posto, staccato di 331" dal russo German Skurygin, ma ieri il Consiglio della Iaaf, la Federatletica mondiale, ha cancellato lordine darrivo, dopo che il marciatore russo era stato squalificato dalla sua federazione per doping. Si legge nel comunicato emesso ieri dalla Iaaf: «Fino all1 novembre, sono stati condotti 2.830 test antidoping, dei quali 1.742 fuori competizione. Latletica continua a essere lo sport che prevede il maggior numero di controll
i». Poi la notizia: «In seguito a una serie di lunghi accertamenti, è stato rivelato che la Federatletica russa ha recentemente deciso di infliggere una squalifica di due anni a German Skurygin, risultato positivo allormone della crescita dopo aver vinto la medaglia doro ai campionati mondiali di Siviglia nel 99. La difesa dellatleta - che è stato seriamente ammalato al tempo nel quale era stato effettuato il test - non è stata accettata dalla Iaaf. Per questo è stato cambiato il risultato ufficiale della gara di Siviglia: il titolo mondiale è stato assegnato allitaliano Ivano Brugnetti, che era giunto secondo». È una sentenza inattesa e imprevedibile, soprattutto per linterminabile procedura. Per certi aspetti ricorda la squalifica retroattiva di Ben Johnson, che, dopo essere risultato positivo al controllo antidoping dei Giochi di Seul 88, perse anche loro dei 100 metri al Mondiale di Roma 87.
Nemmeno Brugnetti si aspettava di ritrovarsi campione del mondo, ventisette mesi dopo la fine della gara. Nel 99, lItalia aveva vinto una medaglia doro (Mori, 400 hs) e tre medaglie dargento (Brugnetti più Modica nella maratona e la May nel salto in lungo). Ora le medaglie doro diventano due e consentono allItalia di appaiare Cuba al sesto posto nel medagliere iridato. A Siviglia, già la medaglia dargento, trasformatasi adesso in oro, era stata una sorpresa per la giovane età dell'atleta (23 anni per uno specialista della 50 chilometri sono realmente pochi), capace di condurre una gara di grande personalità. Al trentesimo chilometro Brugnetti aveva ormai fatto il vuoto ritrovandosi secondo, preceduto solo da Skurygin. Posizioni poi rimaste tali fino al traguardo. Paradossalmente, largento di Siviglia, invece di dare nuovo entusiasmo a Brugnetti, ne aveva condizionato il rendimento, frenandolo e spingen
dolo nei meandri di una crisi involutiva allarmante, che forse si sta risolvendo soltanto ora, dopo aver saltato per scelta i Mondiali di Edmonton. La speranza è che questo oro inatteso sblocchi definitivamente il marciatore milanese, che era stato portato al successo da Pio La Torre e che aveva dimostrato proprio a Siviglia di avere le qualità per continuare la gloriosa tradizione della marcia azzurra.
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