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CRONACA_MILANO |
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La squadra potrebbe lasciare il Palalido e andare a giocare al Filaforum di Assago
La Pallavolo querela il Comune
Caserta, presidente della Asystel: a Milano non si può fare sport
Levento, la polemica e lannuncio. Cominciamo da questultimo: lAsystel volley da ieri ha un «canguro». Dovrà balzare a centro rete per murare palloni o abbatterli quando Nikola Grbic chiamerà le alzate in primo tempo. Canguro, ovviamente, nel senso di australiano. Daniel Howard, classe 1976, nazionale aussie, è finalmente di Milano. Il suo acquisto è stato una telenovela sviluppatasi per mesi: il giocatore era a Ferrara, ma desiderava cambiare. A novembre lhanno accontentato. Lavvento di Howard è il regalo che il club vicecampione dItalia riserva ai tifosi nel giorno in cui li chiama a raccolta per un sabato particolare: alle 15, nellanticipo della nona di campionato, al Palalido arriva Treviso. Sia Asystel sia Sisley devono scacciare la prima «crisetta» della stagione (sono reduci da due sconfitte consecutive), ma questa è soprattutto la rivincita della finale scudetto. Oggi Milano è più solida, può togliersi una soddisfazione che in primavera fu proibita. LAsystel sfrutta allora loccasione come prova generale per un futuro che dovrà essere importante. «Quota 4000» è il nome dato dal presidente Caserta alloperazione-Sisley. Quattromila, sinonimo di tutto esaurito, come i tifosi che vorrà sugli spalti, in un mix di sport, fair-play e spettacolo. Riportato il volley ad alto livello, adesso è tempo di seminare sul territorio. Ecco allora promozioni, sconti per i tifosi, laccordo con la Lega italiana per la lotta allAids, la ricerca di «trasversalità» nel panorama cittadino. Al Palalido convergeranno così anche delegazioni di Inter e Milan, personaggi di spicco ma non sportivi. Ed è la vitalità del suo club a rendere ancora più arrabbiato il presidente, a poche ore dalla dura polemica con il Comune e lassessore Brandirali: finirà con una querela perché Brandirali ha detto che lAsystel, se da un lato protesta sulla disponibilità del Palalido, dallaltro non paga laffitto. «Ha sbagliato mira, ci ha confuso con altri. Ma non è solo questo il punto: la verità è che a Milano non si può fare sport. Pensano allOlimpiade e non sanno nemmeno garantire la manutenzione ai pochi impianti che esistono...». Una ferita difficile da sanare. Non sarà il caso di puntare sui privati, per certi progetti? Caserta è drastico: «Non vado più avanti così, piuttosto mollo tutto. Però con Cabassi e con i gestori del Filaforum ho aperto un dialogo molto proficuo. Almeno, ho trovato un interlocutore». Una sensazione: presto il volley avrà la sua casa definitiva ad Assago.
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f.van.
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Cronaca di Milano
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