SOLARO (Milano) Chi corre troppo in bici nel parco, adesso rischia multe salate. E' una vera e propria "emergenza ciclisti", a preoccupare quest'estate gli operatori del Parco delle Groane, la grande oasi verde che si estende per 4000 ettari a nord di Milano. Tra le diverse centinaia di ciclisti che quasi quotidianamente in questi giorni di ferie, affollano la fitta rete di piste ciclabili che caratterizza l'oasi naturalistica, ve ne sono tanti, troppi, che rappresentano una vera e propria minaccia per chi sa accontentarsi di una tranquilla pedalata e rischia invece di essere coinvolto suo malgrado in una forsennata gara di ciclocross. Ciclisti "armati" (è proprio il caso di dirlo) di mountain bike, con tanto di abbigliamento da gara e casco che sfrecciano sfiorando pedalatori senza pretese, che mai immaginerebbero di trovare il pericolo del "traffico" proprio lungo i sentieri protetti del Parco. Poco più di un mese fa l'episodio più inquietante: sul sentiero in terra battuta, nel territorio di Cogliate, un "frontale" tra due bici ha mandato in ospedale con la frattura del setto nasale e numerose contusioni una donna di Ceriano, travolta da un giovane a bordo di una mountain bike. A cercare di mantenere l'ordine e il rispetto delle persone e della natura nel Parco, accanto al personale dipendente del Consorzio di gestione che riunisce 16 comuni, sono operativi i volontari antincendio e le guardie ecologiche volontarie. Proprio loro, nelle scorse settimane, sono stati costretti ad emettere dei verbali di contravvenzione nei confronti di ciclisti indisciplinati. "Noi vogliamo evitare le multe, perchè ci preme soprattutto fare educazione ambientale e far capire ai visitatori che bisogna rispettare la natura, e ovviamente anche le persone, ma in certi casi, non si può proprio fare a meno", spiega Vincenzo Gramegna, una della guardie ecologiche volontarie.
di Gabriele Bassani
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