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Milano: «Una figuraccia il metrò bloccato»

17 gennaio 2002


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«Una figuraccia il metrò bloccato»

Il capogruppo leghista attacca Soresina: inadeguate la navette sostitutive dell’Atm

«L’Atm si è comportata da azienda tranviaria di Casalpusterlengo»: Matteo Salvini, capogruppo lumbard a Palazzo Marino, spara sull’azienda trasporti e sul suo presidente, Bruno Soresina. E non è l’unico esponente della maggioranza critico all’indomani dell’incidente che ha lasciato a piedi centomila persone. «Questo episodio ha mostrato che bisogna immediatamente correre ai ripari - afferma Carlo Masseroli, di Forza Italia, presidente della commissione Bilancio -. Siamo alla soglia di rischio e qualsiasi imprevisto diventa devastante. Occorre investire sulle metropolitane». L’Atm assicura che oggi la linea 1 riprenderà a funzionare a pieno ritmo, dopo i rallentamenti subiti ancora ieri (in mattinata c’è stato anche uno stop di oltre un quarto d’ora per il guasto di un treno a Pagano). La centralina elettrica è stata riparata e dell’infiltrazione d’acqua che dalle 16 alle 21 di martedì ha paralizzato la città non c’è più traccia. Ma le polemiche proseguiranno in consiglio comunale, perché l’esponente della Lega Nord solleverà la questione anche in aula. «Io non avevo votato la censura a Soresina, ma in questo caso è indifendibile», premette Salvini. «Una città come Milano non può fare una figura del genere - attacca -. L’Atm non ha informato del guasto e non ha comunicato i percorsi alternativi. Con un po’ di buona volontà qualche disagio poteva essere evitato». Per il capogruppo leghista, le navette messe in campo, trentacinque, «sono un numero inadeguato per sostituire la linea 1 all’ora di punta». E aggiunge: «Nessuno dell’azienda si è degnato di chiedere scusa. E’ ovvio che poi i cittadini si lamentino: da due settimane pagano quasi duemila lire il biglietto e sui mezzi pubblici ce n’è sempre una».
Masseroli torna sulla questione delle tubature rotte. «Convocherò al più presto la commissione Bilancio sulla situazione delle acque di Milano - annuncia -. Si parla di esternalizzare il servizio idrico, ma non basta: bisogna prevedere interventi. Le nostre tubature sono napoleoniche, stiamo insomma su una polveriera». Il sindaco invece frena: «I tecnici sono intervenuti con tempestività e hanno dato dimostrazione di efficienza». «Indubbiamente il disagio c’è stato - ammette Albertini - e l’inconveniente non è stato trascurabile, ma, detto questo, non vedo la necessità di poteri straordinari per fare ciò che è ordinaria amministrazione, pur nella gestione dell’emergenza».
L’Atm chiarisce che le 35 navette dirottate lungo il percorso del metrò erano le uniche disponibili nei depositi. Un servizio d’emergenza vero e proprio non esiste, fa notare l’azienda, «sarebbe antieconomico tenere un parco veicoli immobile per imprevisti che capitano una volta all’anno». Il direttore generale, Roberto Massetti, aggiunge che il blocco si è verificato all’ora di punta e che, per incrementare il numero di navette, l’unica possibilità era di dirottare sul percorso del metrò gli autobus delle altre linee: «Ma a quell’ora sono tutti pieni e avremmo moltiplicato il disagio». Massetti ricorda poi che un autobus trasporta 150 persone, un treno 1.500 (e all’ora di punta ne viaggiano 42). «E comunque, anche se avessimo avuto 200 autobus, l’effetto sarebbe stato lo stesso - osserva il direttore generale -. Si dice sempre che l’Atm dovrebbe incrementare i mezzi, ma se poi restano bloccati nel traffico è come il gatto che si morde la coda». Martedì sera, puntualizza Massetti, la durata della corsa da Palestro a Sesto è stata mediamente di 45 minuti.
Quanto ai disagi segnalati ieri dagli utenti, l’Atm spiega che è stato necessario far viaggiare i treni a 40 chilometri all’ora contro i 50 abituali, per il «rodaggio» di alcuni pezzi appena sostituiti.
Tutte spiegazioni che non convincono le opposizioni di Palazzo Marino. «Ci ha molto sorpreso - osserva il gruppo ds - la mancanza totale di coordinamento che ha dimostrato l’Atm. Gli utenti sono stati abbandonati e ancora una volta il sindaco è rimasto in silenzio e non ha coordinato i diversi settori per ridurre i disservizi». Il capogruppo della Margherita, Alberto Mattioli, chiederà che vengano chiarite in commissione le cause del guasto. «Non vorrei che dipendesse da scarsi livelli manutentivi - riflette -. E non vorrei che l’accelerazione manifestata dall’assessore Mario Talamona per esternalizzare il servizio idrico dipendesse da uno "sgoverno" degli acquedotti». All’attacco dell’Atm il Codacons: «I prezzi dei biglietti aumentano, i servizi no».
Rossella Verga


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