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| Mercoledì, 2 Gennaio 2002 |
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LA POLEMICA |
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Palaghiaccio sì, palaghiaccio no. Adrienne Erdos ha le idee chiare sull'ipotesi di trasformazione dell'impianto di Lambioi in struttura polifunzionale, con il rischio che una disciplina come il pattinaggio venga sacrificata. «Sarebbe vergognoso se Lambioi venisse chiuso. Il Comune dovrebbe poter sopportare un costo come questo. Se un impianto così chiude, dopo non bisogna lamentarsi se i giovani si drogano». Ruben De Pra e Michela Cobisi sono dovuti andare nella Repubblica Ceka per poter completare quel salto di qualità che poi ha consentito alla coppia azzurra di qualificarsi alle Olimpiadi. A Brno hanno trovato «oltre alla pista - racconta Adrienne Erdos - una palestra, un fisioterapista, un maestro di balletto. Eppure nella Repubblica Ceka non sono mica campioni del mondo». Una questione di cultura sportiva, quindi, «perché in Italia non c'è alcun impianto realmente valido». Una questione di cultura sportiva, anche nell'approccio allo sport dei giovani d'oggi. «Ormai tutto è dovuto, tutto troppo facile, tutto si può comprare. A me va bene anche se si arriva ultimi, basta che si dia quello che si è in grado di dare. E non di meno. Io ora seguo 17 ragazzi, alla Ghiaccio Lambioi. Ma se Lambioi chiude, come faremo?». |
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