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CRONACA |
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LA TRAGEDIA DI BRESSO / Si riaccende la polemica dopo la disgrazia: troppi i rischi, aeroporto sotto accusa
L'elicottero precipita, terrore nel parco
Morti sul colpo pilota e passeggero, fuggono e si salvano alcuni bambini che giocavano a pallone
Hanno fatto appena in tempo a scappare quando hanno visto l'elicottero girare su se stesso e piombare verso di loro, in un prato del parco Nord, al confine tra Bresso e Cinisello Balsamo. In pochi secondi per un gruppo di ragazzini, una tranquilla domenica in mezzo al verde a tirare due calci a un pallone si è trasformata in un incubo. «Abbiamo visto da lontano che qualcosa non andava - racconta un testimone ancora scosso -. Si sentiva uno strano rumore, allora ci siamo allontanati di corsa. Poi l'elicottero si è schiantato con un grande botto». Ai comandi c'erano Davide Genovesi, 46 anni, di Milano, e Antonio Curatolo, 38 anni, di Cinisello, istruttore e allievo impegnati in un'esercitazione di volo. Per loro non c'è stato nulla da fare: sono morti sul colpo, sbalzati dal biposto, un Hughes 300, ridotto a un ammasso di lamiere. L'incidente, l'ultimo di una serie nera, riapre le polemiche sulla presenza dell'aeroporto nel cuore del parco, quasi 6 milioni di metri quadrati di boschi e radure racchiuse tra i Comuni di Milano, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso, Cusano Milanino e Cormano. «Si ripropone ancora una volta - dice Arturo Calaminici, presidente dell'Associazione "Amici del parco Nord" - l'incompatibilità tra l'aeroporto e il polmone verde. Non si possono fare decollare aerei ed elicotteri in mezzo a migliaia di persone che vanno al parco per divertirsi. È giunto ormai il momento di fare qualcosa». Dello stesso avviso anche Angelo Giammario, vicepresidente del Consorzio del parco Nord: «Bisogna intervenire al più presto se si vuole evitare di piangere altre vittime. L'aeroporto va spostato e le sue aree devono entrare a far parte del parco. Abbiamo già aperto con il ministero le trattative per arrivare al più presto a una soluzione. Adesso occorre stringere i tempi». Circolano anche alcune proposte per un eventuale trasferimento dell'aeroporto. «Potrebbe traslocare a Linate, che con lo spostamento di molti voli alla Malpensa è sottoutilizzato - suggerisce Daniela Gasparini, sindaco di Cinisello -. È evidente ormai che parco e aeroporto non possono convivere. Sono successe già troppe disgrazie». Sono passati vent'anni, ma resta incancellabile il ricordo della strage del 30 settembre 1980: un aereo precipitò in via Modigliani a Cinisello tra alcuni capannoni industriali, investendo in pieno una donna con i suoi tre bambini. Ci furono quattro morti: i due piloti e i fratellini Cristiano e Luca Biasio, di 9 e 11 anni, investiti in pieno dalla fiammata. La lista di lutti continua nel '91 con due paracadutisti: a marzo si sfracellò al suolo il ventinovenne Marco Berna che stava riprendendo con una telecamera i compagni impegnati in un esercizio; a giugno perse la vita Enrico Giovanni Bucca di 45 anni. Andrea Corte, del direttivo dell'aeroclub, smorza la polemica: «Sulle strade ci sono molte più tragedie e non si può pensare di costruire gli aeroporti nel deserto».
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Manuela Cagiano
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Cronaca
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 © Corriere della Sera
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